12 Ottobre 2024

Studio Bosch – ACI sull’efficacia degli ADAS Fino al 45% di tamponamenti in meno con il sistema di assistenza alla frenata

Ricerca condotta incrociando i dati provenienti dalle “scatole nere”, il database ACI-ISTAT sugli incidenti stradali e i dati PRA/ACI sui modelli circolanti Fino a 4 incidenti per tamponamento su 10 possono essere evitati grazie al sistema di assistenza alla frenataLa riduzione dei tamponamenti non è compensata da un aumento delle altre tipologie di incidente Milano –Dopo il lavoro di ricerca condotto nel 2019, Bosch e Automobile Club d’Italia presentano un nuovo studio, realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo di ACI in collaborazione con il Politecnico di Torino, volto a dimostrare l’efficacia del sistema di assistenza alla frenata negli incidenti per tamponamento. Per condurre lo studio, è stato necessario incrociare una serie di dati, fra cui le informazioni sulle percorrenze provenienti dalle “scatole nere” di un campione italiano di 1,5 milioni di veicoli nel 2017 e 1,8 milioni nel 2018, le informazioni sulla natura degli incidenti estratte dal database ACI-ISTAT e i numeri relativi ai modelli di autovetture circolanti (Pubblico Registro Automobilistico, PRA).“Bosch è l’innovatore leader nella tecnologia per i sistemi di assistenza alla guida che, oltre a contribuire a salvare vite umane, aprono la strada alla guida autonoma – ha dichiarato Gabriele Allievi, Amministratore Delegato Bosch Italia –.

Come indicato dalle stime delle Nazioni Unite, il 90% degli incidenti stradali è attribuibile all’errore umano. È anche per questo che ci impegniamo per rendere la mobilità sempre più sicura e a zero incidenti, ampliando il nostro portfolio con sistemi che proteggono gli utenti della strada e perfezionando costantemente le funzioni già esistenti”.“Una sempre maggiore e sempre più accessibile diffusione dei dispositivi ADAS rappresenta una straordinaria opportunità per ridurre il numero dei sinistri sulle strade” ha dichiarato Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo e Vice Presidente di Automobile Club d’Italia. “Questo, tuttavia – ha aggiunto – non ci esonera dall’impegno educativo nei confronti dei conducenti, chiamati sempre più all’adozione di comportamenti di guida vigili e rispettosi delle norme, per un modello di condivisione della strada, nel quale possano circolare in piena sicurezza autovetture e nuovi veicoli leggeri (monopattini e hoverboard elettrici)”.