19 Aprile 2024

Project Trinity: autonomia elevata, tempi di ricarica molto rapidi e produzione rivoluzionaria per la berlina prevista nel 2026


Trinity diventa il punto focale della strategia ACCELERATE
Nuovi standard in materia di autonomia, tempi di ricarica e digitalizzazione
Il modello di business 2.0 punta a generare ricavi digitali nel corso dell’intero
periodo d’uso
Con la produzione di serie, lo stabilimento di Wolfsburg diventerà una vetrina
per processi di produzione innovativi e interamente connessi
Verona – La Volkswagen anticipa un primo bozzetto del suo Project Trinity.
La berlina a trazione elettrica sarà costruita a Wolfsburg dal 2026 e raggiungerà
nuovi standard in tema di autonomia, tempi di ricarica e digitalizzazione. Inoltre,
sarà dotata di guida assistita di livello 4.
Il nome del progetto, Trinity, deriva dal
latino trinitas, che indica una natura
triplice. Infatti, per la Volkswagen
Trinity incarna tre temi cruciali: una
piattaforma elettronica di nuovo
sviluppo con software avanzato;
la semplificazione della struttura
dell’offerta; produzione intelligente e
interamente connessa nello
stabilimento principale di Wolfsburg.
“Trinity è una sorta di punto focale della nostra strategia ACCELERATE, un
progetto-faro, l’auto dotata del software dei nostri sogni”, ha dichiarato il CEO della
marca Volkswagen Ralf Brandstätter. L’architettura del veicolo d’inedita concezione
raggiungerà nuovi standard in tema di autonomia, velocità di ricarica (l’obiettivo è
ricaricare nel tempo di un pieno di carburante) e digitalizzazione.
Inoltre, Trinity renderà la guida autonoma alla portata di molte persone nel segmento
di volume. Entro l’inizio della produzione di serie, programmato per il 2026, Trinity avrà
già raggiunto il livello 2+ e sarà tecnicamente pronta per il livello 4. “Stiamo usando le
nostre economie di scala per mettere la guida autonoma a disposizione di tanti e per
costruire una rete neurale capace di apprendere. In questo modo, stiamo creando le
condizioni per un continuo scambio di dati nella nostra flotta di veicoli; per esempio,
per quanto riguarda la situazione del traffico, la presenza di ostacoli o di incidenti”, ha
dichiarato Ralf Brandstätter. “Trinity farà risparmiare tempo e stress alle persone.
Dopo un lungo viaggio autostradale, arriveranno a destinazione rilassate, come se
fossero state portate in vacanza o a casa dopo il lavoro da un autista”, ha spiegato.
“Così, Trinity sarà una specie di macchina del tempo per i nostri Clienti”, ha concluso
Ralf Brandstätter.



Il primo bozzetto del Project Trinity
Con la produzione della versione di serie, lo stabilimento di Wolfsburg diventerà una
vetrina per i processi di produzione avanzati, intelligenti e totalmente integrati.
“Ripenseremo radicalmente il modo in cui costruiamo auto e introdurremo approcci
rivoluzionari. Digitalizzazione, automazione e costruzione leggera hanno un ruolo
centrale qui”, ha dichiarato Ralf Brandstätter.
I modelli futuri come Trinity saranno costruiti in un numero decisamente inferiore di
varianti e l’hardware sarà ampiamente standardizzato. Le auto avranno virtualmente
tutto già a bordo e i Clienti avranno la possibilità di attivare le funzioni desiderate a
richiesta in qualunque momento, attraverso l’ecosistema digitale di bordo. Ciò ridurrà
in modo significativo la complessità della produzione.
Nell’evolvere l’automobile in un prodotto basato sul software, la Volkswagen sta
creando le condizioni per nuovi modelli di business basati sui dati. Le barriere d’accesso
alla mobilità individuale saranno ridotte, offrendo allo stesso tempo pacchetti di
utilizzo più attraenti. La Volkswagen intende generare ricavi addizionali nella fase di
utilizzo: per i servizi di ricarica ed energetici, per funzioni basate sul software che i
Clienti possono prenotare al bisogno, o per la guida autonoma. “In futuro, la
configurazione individuale dell’auto non sarà più determinata dall’hardware al
momento dell’acquisto. Invece, i Clienti potranno aggiungere funzioni in qualunque
momento attraverso l’ecosistema digitale di bordo”, ha concluso Ralf Brandstätter.