29 Marzo 2024

L’EXPLOIT INDUSTRIALE DI DACIA PER CAMBIARE LA VISUAL IDENTITY DEI SUOI VEICOLI


24 ore … è il tempo che Dacia ci ha messo per realizzare il suo exploit industriale.

La Marca è riuscita a integrare la nuova visual identity contemporaneamente su tutti i modelli, nei tre stabilimenti di Pitesti, Tangeri e Casablanca. Insomma, 3.100 veicoli al giorno! Una sfida industriale spropositata che Dacia ha potuto cogliere grazie alla sua agilità, mantenendo il massimo livello di qualità sui veicoli. Per riuscirci, sono stati necessari rigorosissimi preparativi a monte per più di un anno e il coordinamento di tutte le attività.

Scopriamo questa trasformazione con Christophe Dridi, Direttore Industriale di Dacia.

La produzione di un veicolo richiede un processo al tempo stesso completo e complesso. Dacia è riuscita ad applicare contemporaneamente la nuova visual identity su tutta la sua gamma: un vero e proprio exploit industriale, realizzato in tempi record e nello stesso momento in tre stabilimenti diversi: Pitesti in Romania e Casablanca e Tangeri in Marocco. Questo ha permesso di soddisfare l’obiettivo ambizioso della Marca di realizzare una svolta in termini di immagine, con una nuova identità in grado di riflettere gli impegni per il futuro e in linea con i suoi valori. La strategia della New Brand Identity è solo il primo passo compiuto da Dacia nell’ambito della Renaulution. Sono state affrontate grandi sfide, dalla logistica dei componenti fino alla rete commerciale, passando per la formazione dei dipendenti.

Per capire come, un bel lunedì mattina, la Marca sia riuscita a far uscire dalla catena di produzione tutti i veicoli con – tra le altre cose – il nuovo emblema Dacia Link sulla calandra, mentre solo 24 ore prima venivano ancora prodotte le “vecchie versioni”, ci immergiamo tra le quinte di questo exploit, negli stabilimenti Dacia dove l’impossibile diventa possibile.

«Pensiamo che riuscire a lanciare la nuova identità su tutta la gamma, in tre stabilimenti contemporaneamente, sia una novità assoluta per l’industria automotive.

Questo dimostra tutta la flessibilità e l’agilità di Dacia.»

Christophe Dridi, Direttore Industriale di Dacia

Capitolo 1: la sfida industriale
Nei tre stabilimenti Dacia di Pitesti, Tangeri e Casablanca, i veicoli escono dalle catene di produzione uno dopo l’altro, al ritmo di un modello ogni 50 secondi. In totale, oltre 3.100 veicoli al giorno sono interessati dal cambiamento della visual identity a livello di stabilimento. Un volume che è stato necessario gestire a partire dalle ore 9.00 di lunedì mattina, 24 ottobre 2022, quando tutto è cambiato: le prime auto sono arrivate sulla linea ed è cominciato il lavoro di montaggio dei primi componenti su ogni veicolo. Cambiare la visual identity su tutta la gamma, in un solo giorno, è stata una conditio sine qua non per il successo del progetto. I nuovi componenti erano stati precedentemente registrati nei sistemi informatici che, il lunedì mattina, sono passati tutti al nuovo sistema per evitare i rischi di errore e garantire una transizione senza compromessi a livello di qualità. Anche le aree logistiche sono state allestite per ricevere i nuovi componenti ed evitare così di confondersi con i vecchi codici prodotto.

Capitolo 2: la sfida logistica
Garantire la transizione dei veicoli verso la nuova brand identity si è rivelata una sfida logistica di ampio respiro, a causa della trasformazione contemporanea di tutti i modelli (Duster, Sandero, Logan e Jogger) nei tre stabilimenti e dei tempi di sviluppo e industrializzazione molto brevi. Il team logistico ha, infatti, dovuto gestire l’introduzione di circa 190 nuovi componenti provenienti da 57 fornitori diversi, come il logo, il nuovo emblema, i nuovi colori. Inoltre, in un contesto di carenza di componenti e materie prime, la logistica ha dovuto affrontare la sfida di trovare soluzioni per compensare i ritardi e garantire che i componenti fossero conformi agli impegni assunti.

«Abbiamo affrontato con successo la sfida grazie all’organizzazione, alla devozione e all’impegno esemplare dei team. Tutti i veicoli preserie sono stati consegnati in tempo utile ed è stato rispettato l’inizio della produzione di serie. Ogni volta che vediamo i veicoli per strada, siamo orgogliosi di sapere di aver contribuito al successo del lancio e alla soddisfazione dei clienti.»

Ileana-Florentina Botea, Capo Progetto Logistica

Capitolo 3: la sfida della formazione
Una metamorfosi di successo grazie a uno straordinario lavoro di squadra compiuto da circa 20.000 dipendenti nei tre stabilimenti Dacia. Donne e uomini direttamente coinvolti e presenti sul campo hanno affrontato le sfide della trasformazione: agire in fretta, nel rispetto di tutti i processi di sviluppo e industrializzazione.

Sono stati organizzati corsi di formazione per gli operatori contemporaneamente a un importante piano di produzione. Questo ha permesso di garantire la continuità della produzione, ma anche attività di montaggio conformi su tutti i veicoli e qualità senza compromessi, fin dal primo giorno.

È da un anno che ci prepariamo per questo cambiamento, prevedendo tutte le problematiche legate all’approvvigionamento, alla formazione e alla qualità. Grazie al coordinamento di tutte le attività, siamo riusciti a partire lunedì mattina con la nuova visual identity, senza impatti rilevanti sulla produzione. Un risultato notevole!»

Stefan Stanca, Capo Progetto Ingegneria

Capitolo 4: la sfida commerciale
Anche la sfida commerciale è stata all’altezza delle aspettative dei clienti, in quanto è stato necessario prendere gli ordini ancor prima di introdurre la nuova brand identity negli stabilimenti.

Una prodezza industriale e una nuova visual identity che trasmettono i messaggi di Dacia, rendendola ancora più attraente. È un nuovo inizio per la Marca che continua incessantemente a rivoluzionare i codici!

«Non vedevamo l’ora di cominciare la produzione dei veicoli con questa nuova brand identity di successo che non lascia indifferenti. Siamo riusciti a sincronizzare i tre stabilimenti partendo puntuali. Questo è motivo di orgoglio per tutti i dipendenti!»

Mohammed DAHOU-FRAJ, Capo Dipartimento Progetti Marocco