21 Maggio 2024

42 Wolfsburg, il campus per gli sviluppatori di software

Volkswagen dà il proprio supporto a una seconda scuola dedicata alla programmazione dei software, il campus 42 Wolfsburg. Le lezioni inizieranno a maggio, seguendo un metodo che privilegia l’autoapprendimento.

La mobilità si sta trasformando rapidamente, le auto sono sempre più digitali e connesse, e Volkswagen sta diventando sempre più una società di software. L’obiettivo per il Gruppo tedesco è sviluppare internamente la gran parte dei software presenti nei propri veicoli. Attualmente il contributo che viene dall’interno non supera il 10%, ma entro il 2025 arriverà al 60% grazie a una presenza sempre maggiore di specialisti altamente qualificati. Una parte di questi arriverà da 42 Wolfsburg, la seconda scuola di programmazione attivata proprio da Volkswagen.Il programma 42 Wolfsburg è infatti complementare a Faculty 73, il corso di studi che forma sviluppatori di software di livello base in due anni e termina con un diploma rilasciato dalla Camera dell’Industria e del Commercio tedesca. Gli obiettivi e gli approcci sono diversi: 42 Wolfsburg punta invece a costruire le competenze di uno sviluppatore junior in circa 18 mesi.Chi poi decide di proseguire gli studi “può acquisire le competenze di un ingegnere del software specializzato, con una formazione di livello avanzato, in uno o tre anni in più” spiega Gunnar Kilian, Responsabile delle Risorse Umane del Gruppo Volkswagen.

Gunnar Kilian, Responsabile delle Risorse Umane del Gruppo Volkswagen

Apprendimento autodeterminato

Il metodo di 42 Wolfsburg si basa sull’apprendimento autodeterminato, un percorso che si compie individualmente e attraverso il confronto con gli altri studenti. Il programma non prevede, infatti, l’insegnamento di conoscenze accademiche, ma un training pratico costante per migliorare le proprie capacità di programmazione, lavorando su progetti di difficoltà sempre crescente.

Pensiamo che il know-how non possa essere ‘trasmesso’ a lezione, ma che ognuno debba acquisirlo con la pratica, per conto proprio” racconta Max Senges, Responsabile del programma 42 Wolfsburg. “Internet è la principale risorsa di conoscenza al mondo ed è a disposizione degli studenti, che una volta terminato il programma avranno competenze software paragonabili a quelle acquisite ottenendo una laurea in informatica“.

École 42Questo programma di formazione si basa sul concept École 42, oggi “esportato” in 33 sedi nel mondo, e non prevede il rilascio di certificati, perché privilegia le competenze. È stato continuamente migliorato nel corso degli anni e ha permesso agli studenti di trovare lavori interessanti in grandi società del settore telecomunicazioni, nei reparti IT di aziende di altri settori, oppure come professionisti autonomi.”Questo non è dovuto solo alla loro buona conoscenza tecnica, ma anche alla promozione del lavoro di squadra e del senso di responsabilità. Chi conclude questo programma è in grado di risolvere i problemi in modo indipendente” aggiunge Senges.

Max Senges, Responsabile del programma 42 Wolfsburg

Un punto di riferimento

Nella scuola, la cucina e le aree relax sono sempre aperti, perché anche la vita studentesca è importante. Nel campus, oltre agli ambienti di apprendimento, c’è una serie di aree comuni dove trascorrere del tempo con altri studenti, discutere, sfidarsi a giochi da tavolo o leggere libri.

Il campus è accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quindi gli studenti sono liberi di decidere come organizzare la loro giornata. Si può anche studiare al 100% online, ma la nostra “astronave”, la Markthalle di Wolfsburg, rimane comunque un polo importante per attività come i workshop sull’hardware, il team building e altri progetti di formazione.

La selezione

La qualità migliore per un candidato è la motivazione, seguita dalla capacità di lavorare in modo indipendente” riprende Senges. “È come imparare una lingua: si può fare partendo dalla teoria oppure andando all’estero e mettendosi in gioco nella vita di tutti i giorni“. Studiare alla 42 Wolfsburg è come andare all’estero e ciò si riflette anche nel processo di selezione, in cui è avvantaggiato chi è a proprio agio con l’apprendimento indipendente.

A causa del Covid-19 i test di ammissione si svolgono interamente online: per il momento, infatti, non è possibile svolgere i colloqui di persona. Da maggio dovrebbero partire i corsi in presenza, con i primi 150 studenti, ma fino alla fine della pandemia si farà ampio ricorso anche alla didattica digitale. “C’è molto interesse e non vediamo l’ora che inizino i bootcamp dei mesi primaverili e della fine dell’estate” racconta Senges.

I progettiI primi progetti a cui gli studenti devono lavorare riguardano compiti semplici, come una programmazione di base del tipo “Hello, world!” (ossia, in gergo informatico, programmare la comparsa di una scritta a schermo), poi si passa alla specializzazione in tredici aree, come l’apprendimento automatico, le applicazioni distribuite, la sicurezza ITInternet aperto o la visualizzazione 3D.In tutto il mondo c’è bisogno di decine di migliaia di sviluppatori software, ma a Wolfsburg viene offerta una specializzazione per il settore automotive. Quindi gli studenti imparano a scrivere software per veicoli, soluzioni di mobilità o ecosistemi. C’è anche un programma di borse di studio per sviluppare progetti di apprendimento, in cui sono coinvolti esperti del mondo accademico e delle imprese, ovviamente anche del Gruppo Volkswagen.

Collaborare con Volkswagen

Volkswagen sostiene la scuola di programmazione con l’offerta di stage e attraverso l’associazione “42 Wolfsburg e.V.”; nel primo anno la scuola riceverà 3,7 milioni di Euro, poi 2 milioni di Euro ogni anno e potrà così operare senza scopo di lucro e senza tasse scolastiche.

Una parte considerevole del programma di formazione prevede incarichi in aziende partner; durante questi stage, gli studenti avranno come tutor sviluppatori di software esperti, che li supporteranno costantemente. “Ma l’aspetto più importante di questo metodo è che gli studenti impareranno a imparare, e quindi troveranno normale per tutta la vita padroneggiare sempre cose nuove” spiega ancora Senges.

L’importanza del software

Per un’azienda come il Gruppo Volkswagen è fondamentale avere competenza nel software, perché sta diventando il cervello dell’auto. La divisione Car.Software è nata per questo e ci lavoreranno migliaia di specialisti IT” riprende Kilian. Il Gruppo raddoppierà i propri investimenti nella digitalizzazione nei prossimi 5 anni, per un totale di 27 miliardi di Euro, destinati alla divisione Car.Software e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della guida autonoma.

Ma la sfida principale sarà soddisfare l’elevata domanda di istruzione e formazione in termini di competenze digitali, per consentire ai nostri collaboratori di giocare un ruolo attivo nel dar forma alla trasformazione ” conclude Kilian.