29 Marzo 2024

Ocean to Ocean RIB Adventure

Il Presidente di Suzuki Italia partecipa a una tappa della Ocean to Ocean RIB Adventure


Il presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli, assieme a Sergio Davì durante la tappa Palma di Maiorca / Gibilterra del raid Ocean to Ocean RIB Adventure


Massimo Nalli intervistato all’arrivo: un raid ti cambia la vita!

I Suzuki DF300B protagonisti dell’impresa che sta conducendo il Comandante Davì.

Una caratteristica saliente: il consumo ridotto


465 miglia nautiche navigate ininterrottamente, giorno e notte per 22h, hanno portato l’equipaggio di Aretusa Explorer, un gommone Nuova Jolly 38 cc motorizzato con due fuoribordo Suzuki DF300B, dal Mediterraneo all’Atlantico, per l’esattezza da Palma di Maiorca a Gibilterra.

465 nm che, per il comandante Sergio Davì al timone del RIB in questione, rappresentano un piccolo tassello (circa il 5% dell’impresa che sta cercando di portare a termine) dell’Ocean to Ocean RIB Adventure: 10.000 miglia da Palermo a Los Angeles, dopo aver toccato le coste di Venezuela e Colombia, e aver attraversato il Canale di Panama.

A fianco del comandante Sergio Davì, per le 465 nm, ha preso posto il Presidente di Suzuki Italia, Massimo Nalli, grande appassionato di mare e di nautica, senza esperienze di lunghi raid, che ha voluto verificare di persona le performance nelle condizioni estreme cui sono sottoposti i fuoribordo Suzuki DF300B durante una navigazione di così lungo raggio, confermando di essere all’altezza delle aspettative in termini di prestazioni e affidabilità.

Tante le emozioni vissute a bordo con Davì e tanta è stata la voglia di raccontarle non appena messo piede a terra al traguardo di Gibilterra.

“Paura e adrenalina si sono fuse con l’emozione della libertà, del contatto e il rispetto per il mare e per la natura con la consapevolezza – ha detto Nalli – di poter scoprire nuovi valori, nell’accettare la sfida e nel vivere l’avventura, come se non avessi paura. Navigare così a lungo e soprattutto di notte, cosa che non avevo mai provato, è stato un susseguirsi di emozioni forti, straordinarie, che non dimenticherò mai.”

Il presidente di Suzuki Italia ha poi proseguito: “Poter essere al fianco di Sergio Davì in questa circostanza mi ha fatto anche capire quanto in mare, sul suo RIB, con i suoi Suzuki, egli si trasformi in una persona davvero fuori dal comune, un comandante preparatissimo, attento nell’interpretare ogni segno, ogni sfumatura di ciò che accade a bordo e fuori, in modo da poter non solo risolvere, ma anche e soprattutto prevedere ogni possibile problema, anticipandolo con la giusta soluzione. Così è stato in grado di infondere sicurezza dal primo all’ultimo miglio. Se rifarei un’esperienza del genere? Certo! Ho acquisito consapevolezza di ciò che si può e si deve fare in mare per affrontarlo con rispetto, in sicurezza; è un prezioso bagaglio d’esperienza che sarà utile nella navigazione da diporto, quella che fanno tutti gli appassionati.”

Suzuki è un brand dinamico, innovativo e social, dove il management ha un ruolo attivo anche nelle funzioni più operative. Il Presidente della filiale italiana ha accettato immediatamente la sfida e ha partecipato alla nuova impresa, per verificare in prima persona lo svolgimento del viaggio e le performance dei propri prodotti.

“Per me è stato davvero un enorme piacere e onore che il Presidente di Suzuki Italia Massimo Nalli abbia accettato il mio invito” dichiara Sergio Davì “E’ la dimostrazione di come Suzuki sia molto vicina non solo al mondo della nautica ma anche a quello delle sfide sportive estreme. Il Presidente ha infatti mostrato curiosità e interesse nel voler constatare cosa succede concretamente durante imprese del genere e in particolare come si comportano i fuoribordo di loro produzione. I motori Suzuki, anche in quest’occasione, hanno dimostrato di dare sicurezza a chi conta sulle loro eccellenti performance.”

Nella tappa Palma di Maiorca / Gibilterra i DF300B hanno spinto il 38 piedi Nuova Jolly e i 1500 litri di carburante imbarcato per 465 nm a una velocità media di 21 nodi, consentendo la planata a soli 14 nodi grazie alla spinta del sistema a doppia elica Suzuki #afferrailmare (Suzuki Dual Prop), con un consumo complessivo di 1,5 litri/nm per motore, dati che confermano l’affidabilità e le eccellenti performance che si provano navigando.

Grazie all’elettronica raffinata, che sovraintende al funzionamento del V6 dei Suzuki DF300B, il sistema #consumameno (Suzuki Lean Burn) a combustione magra permette un consumo sensibilmente più basso dei motori tradizionali. Utilizzando una rete di sensori che misurano istante per istante alcuni parametri del motore, quali il carico cui è sottoposto, l’apertura del gas e i dati ambientali, il sistema è in grado di calcolare in anticipo e con straordinaria precisione quanta benzina deve essere immessa dal sistema di iniezione all’interno delle camere di combustione, rispetto alla quantità di aria necessaria affinché la combustione stessa risulti quanto più efficiente, ottimizzata; in due parole: + aria – benzina.

Ciò garantisce un risparmio di carburante che, specie a velocità costante, in crociera, può raggiungere valori molto interessanti, fino al 14% in meno, diminuendo altresì la quantità di CO2 prodotta a beneficio dell’ambiente. Il sistema #consumameno (Suzuki Lean Burn) è presente sull’intera gamma fuoribordo Suzuki a partire dal 9.9 HP.

Robustezza, facilità d’uso, performance e versatilità, sono le caratteristiche fondamentali del DF300B, un fuoribordo che, per la sua eccezionale capacità di spinta, risulta essere ideale per tutte le imbarcazioni, soprattutto quelle di grande dislocamento.

Il Suzuki DF300B si basa sul blocco motore sei cilindri da 4,4 litri del DF350A, che ne fa l’unità termica di maggior cubatura fra i V6 da 300 HP oggi presenti sul mercato. Proprio in virtù della sua cilindrata offre valori di coppia da primo della classe e, grazie al rapporto di compressione di 10,5:1, anche un notevole risparmio di carburante e grande affidabilità.

Tutto ciò che riguarda la parte immersa del fuoribordo – #afferrailmare (Suzuki Dual Prop), scatola del cambio, forma del piede ed eliche – è frutto di una progettazione integrata che ha portato rilevanti benefici.

Grazie all’innovativo sistema #afferrailmare (Suzuki Dual Prop) dotato di elica controrotante, la coppia erogata dal motore viene ripartita in egual misura su due eliche. Conseguentemente, è stato possibile ridurre il diametro dell’ingranaggio che le muove, consentendo la progettazione di una scatola del cambio anch’essa più piccola, così come l’ogiva che la contiene, rendendo alla fine l’insieme del piede più efficiente sotto il profilo idrodinamico. Utilizzando sistemi di fluidodinamica computazionale (CFD) e a seguito di molti test, non solo si è riusciti a minimizzare la resistenza all’avanzamento, ma anche a convogliare un flusso d’acqua meno turbolento alle eliche, massimizzandone il rendimento.

Nel progettare il piede del motore è stato anche affrontato l’aspetto del raffreddamento dell’unità termica con l’obiettivo di ottimizzarne l’efficacia a tutte le andature. Sul DF300B le prese d’acqua sono poste sulla parte frontale del piede, al vertice dell’ogiva che contiene la scatola ingranaggi, dove col moto si concentra maggiore pressione dinamica, e ciò aiuta ad aspirare la giusta quantità acqua in ogni condizione, anche ad alte velocità.

La geometria della pala dell’elica è stata anch’essa ottimizzata per accrescere il rendimento nella configurazione Dual Prop – due eliche da tre pale ciascuna – garantendo incredibile grip e accelerazione su tutto il range di potenza erogata dal motore.

Un ulteriore vantaggio del sistema, è l’eccezionale stabilità che garantisce nel mantenimento della rotta, possibile perché ogni elica, ruotando in direzione opposta all’altra, ne compensa gli effetti evolutivi. Si genera così una spinta sostanzialmente neutra, fattore apprezzabile dal pilota sia con la marcia avanti innestata sia a marcia indietro, favorendo manovre impeccabili anche a lento moto.

Il sistema d’iniezione, gestito elettronicamente, è anche in grado di riconoscere il tipo di carburante utilizzato e il suo numero di ottano, autoregolando tutti i parametri per garantire una combustione sempre perfettamente efficiente anche con benzina da 91 RON (benzina normale), oltre che da 95 RON (benzina super) e da 98 RON (benzina super plus). Ciò significa che ovunque Davì farà rifornimento, in qualsiasi distributore di qualsiasi parte del mondo, il DF300B opererà sempre perfettamente senza cali nelle performance.

Sergio Davì, oltre a voler portare a termine l’Ocean to Ocean RIB Adventure, come una spettacolare esperienza di navigazione, si adopererà in qualità di testimonial di importanti campagne di sensibilizzazione e protezione dell’ambiente marino, tra le quali favorirà l’analisi per il dipartimento ATEN CENTER dell’Università di Palermo, che si sta occupando di studiare il problema delle microplastiche disciolte nei mari. Durante la tappa Palma di Maiorca / Gibilterra il Comandante ha iniziato a raccogliere i primi campioni di acqua di mare. Una volta terminata l’avventura, le provette verranno consegnate all’istituto palermitano per essere esaminate e utilizzate per uno studio scientifico che verrà poi pubblicato.

Con lo stesso obiettivo, Suzuki ha sviluppato il dispositivo #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector) un sistema di filtraggio dell’acqua utilizzata per il raffreddamento, capace di raccogliere le microplastiche in dispersione durante il normale funzionamento del fuoribordo. Questo dispositivo verrà introdotto sul mercato nella prossima stagione nautica come dotazione standard sui motori la cui potenza è compresa tra i 140 HP ed i 100 HP.