La valorizzazione delle risorse interne è sempre una priorità per SEAT, che ha creato un programma per trasformare 5 tecnici della linea di produzione in sviluppatori di software in soli 4 mesi, attraverso un percorso di formazione intensivo.
Per affrontare le sfide dell’era digitale, la formazione, il lavoro e il rinnovamento industriale sono fondamentali, così come è importante valorizzare i talenti interni all’azienda. Per questo è nato il progetto formativo SEAT che in soli 4 mesi ha trasformato 5 tecnici della linea produttiva in programmatori junior, poi integrati all’interno del centro di sviluppo software SEAT:CODE.
“Vogliamo dimostrare che possiamo trasformare professionalmente i colleghi che già lavorano in SEAT, cambiando il loro ruolo e aprendo nuove opportunità attraverso la tecnologia, in modo che possano dare il loro contributo in uno scenario diverso” spiega con orgoglio Carlos Buenosvinos, Responsabile di SEAT:CODE
.Un percorso di evoluzione”Sono entrato in SEAT nove anni fa attraverso l’Apprentice School e ho svolto diverse mansioni nella linea di produzione” racconta Óscar Orellana, che all’officina 8 dell’impianto SEAT di Martorell si occupa di montare le cinture di sicurezza e gli airbag.Adrián Hitos, invece, è un tecnico del laboratorio di elettronica e sorride con soddisfazione: “Sta per iniziare un nuovo percorso sia a livello personale che professionale. Sono orgoglioso di essere stato scelto, ho sempre sognato di essere un programmatore, quindi quando ho sentito parlare del programma non ho esitato. Era la mia occasione“.La passione per la tecnologiaI requisiti per potersi candidare? Essere collaboratori SEAT, avere un interesse per la programmazione e un certo livello di inglese. Poi è iniziato il vero processo di selezione. “Quello che stavamo cercando è ciò di cui abbiamo sempre bisogno in SEAT:CODE: un atteggiamento propositivo. Cerchiamo persone a cui brillino gli occhi quando parlano di tecnologia e che vogliano cambiare il futuro” aggiunge Buenosvinos.
Durante le interviste, uno dei candidati ha raccontato di aver progettato un sistema di telemetria e di averlo collegato ad alcune auto che doveva riparare, mentre un altro aveva installato un sistema Wi-Fi indipendente per geolocalizzare le auto nelle officine. È così che sono stati selezionati anche Miguel Ángel Pablos, Óscar Lara e Pablo Pardo.Un programma intensivoIl corso intensivo si è svolto in collaborazione con la GeeksHubs Academy: 16 settimane in cui alcuni specialisti IT hanno trasmesso ai candidati le conoscenze necessarie sui software, sia front-end (interfaccia utente) che back-end (modalità amministratore).”Stiamo vivendo una trasformazione senza precedenti e in SEAT pensiamo che il modo migliore di affrontarla sia puntando sui talenti interni, che sono già molto coinvolti e conoscono la cultura dell’azienda” spiega Ismael Lara, Responsabile per Cultura, Apprendimento e Sviluppo in SEAT. “Siamo convinti che le persone che seguiranno questo percorso potranno aumentare il loro potenziale impatto positivo in SEAT” aggiunge Buenosvinos.
Le ultime tre settimane di formazione si sono svolte al SEAT:CODE.
“È stato decisamente intenso, con molto lavoro da fare, e velocemente: una sfida difficile ma realizzabile” afferma Adrián. “Sono state settimane molto emozionanti, ogni giorno abbiamo imparato qualcosa di nuovo e siamo diventati una squadra, sostenendoci a vicenda” gli fa eco Óscar.Tutti gli “studenti” impegnati nel corso hanno dovuto presentare un progetto finale individuale a una commissione. Secondo Ismael Lara, la curva di apprendimento prevista è stata ampiamente superata. “Sono completamente preparati a lavorare come sviluppatori junior, sulle applicazioni di SEAT Mó o sui software per ottimizzare la logistica dell’azienda“. Del resto, essere riusciti a entrare nel team del SEAT:CODE è una garanzia.
Un percorso da ripetere
“Questo programma è solo l’inizio di un percorso che seguiremo nei prossimi anni” assicura Lara. “Il potenziale di questi nuovi ruoli all’interno dell’azienda è estremamente alto. L’impegno affinché un maggior numero di collaboratori compia questo processo porterà grandi vantaggi e se anche altre aziende vorranno cogliere questa opportunità, il risultato sarà un ambiente altamente competitivo” conclude Carlos Buenosvinos.
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