25 Aprile 2024

A Dobbiaco i missili della CDM Sprint. Kleabo e Sundling, ma Pellegrino c’è

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Coppa del Mondo Sprint alla Nordic Arena di Dobbiaco
Klaebo vince qualifica e finale su Taugboel e Pellegrino
Jonna Sundling allunga su Dahlqvist e Diggins
Tanto pubblico, bella giornata e pista osannata da tutti. Domani si replica

Johannes Hösflot Klaebo (NOR) non finisce più di stupire, ma Chicco Pellegrino c’è, eccome. Al femminile ritorna di prepotenza sul podio, dopo essere stata fermata da problemi fisici, Jonna Sundling (SWE). Questi gli appunti d’obbligo per la gara sprint di Coppa del Mondo disputata a Dobbiaco. Dunque vittoria per i due scandinavi: netta, indiscussa e meritata, scandita dal miglior tempo in qualifica che ha messo a tacere soprattutto i francesi, temuti nei pronostici, addirittura con Jouve – che una settimana fa è stato grande a battere Klaebo – buttato fuori ai quarti. Si salva Chanavat, quinto, e sorprende Haavard Solaas Taugböl capace di infilarsi nel finale tra Klaebo e Pellegrino. Tanto pubblico a bordo pista a gratificare il comitato organizzatore presieduto da Gerti Taschler.
Prima semifinale maschile rapidissima, con il francese Lucas Chanavat a condurre gran parte degli 1,7 spettacolari chilometri, dopo il terzo posto in qualifica, mentre il fuoriclasse norvegese Klæbo, fiondatosi alla Nordic Arena direttamente dal periodo in altura a Passo Lavazè, controlla nelle retrovie per poi sbucare nell’ultima curva prima dell’arrivo in prima posizione. Il pubblico si anima per la seconda semifinale, con l’atteso valdostano “Chicco” Pellegrino che ai cancelletti manda un bacio agli spettatori. Pellegrino passa in finale battuto solo dal norvegese Taugboel e ringrazia la gente sfilando sul rettilineo pieno di bandiere svedesi, norvegesi e italiane. In finale passano i più forti, l’intramontabile Klæbo, che pare gareggiare su un altro pianeta, i compagni di squadra Taugboel e Valnes, un brillante Chanavat, lo svedese Anger ed infine, con l’Italia intera a supportarlo, Pellegrino. Nella finalissima in testa si porta subito Chanavat, Pellegrino sfila in ultima posizione, ma guadagna posizioni nella parte in salita all’interno del boschetto. Klæbo ha fretta di ritornare a Lavazè assieme al padre e si porta al comando, chiudendo con un tempo di 2’30”58, staccando di pochissimo il connazionale Taugboel, e Pellegrino che spinge come un forsennato per il terzo gradino del podio. Chicco, dopo una trasferta amara in Francia, regala un altro podio all’Italia, un ottimo bronzo. Il poliziotto valdostano in mixed zone ha commentato: “Oggi le sensazioni non erano super già dal mattino, ma ho cercato di approcciarmi alla gara con una strategia diversa, un po’ più sulla difensiva ma poi, comunque sia, possiamo dire che ha pagato, perché essendo una giornata “no” porto a casa comunque un podio, vuol dire che per lo meno il fisico c’è. Il tracciato è stato preparato alla perfezione, sarò in pista anche domani e vedremo. Qui ho già vinto, ma sono anche arrivato quarto, uscito in semifinale o ai quarti, quindi sono partito senza ambizione di risultato, ma come sempre con l’intenzione di dare il meglio di me”.
Out ai quarti il carabiniere altoatesino Michael Hellweger, molto dispiaciuto dopo aver condotto tra i primi gran parte della gara, scivolando però proprio sull’ultima curva prima del rettilineo finale. Fuori in qualifica il valdostano Mikael Abram e le azzurre Martina Bellini e Cristina Pittin.
Fra le italiane supera lo step delle qualifiche soltanto l’altoatesina Federica Sanfilippo, la quale aveva tutte le carte in regola per passare ai quarti di finale, ma si scontra con l’atleta svizzera rischiando quasi di cadere. Finisce 25.a alla fine, per lei resta comunque una grande esperienza dopo aver detto addio al biathlon. In semifinale la svizzera Nadine Fähndrich, che arrivava a Dobbiaco da leader nella classifica Sprint, incappa in una caduta e perde contatto dalle avversarie. Ben quattro svedesi si presentano in finale, sembra davvero un campionato giallo-blu con Jonna Sundling, rientrata da poco alle gare, Maja Dahlqvist, Emma Ribom e Linn Svahn, a cui si aggiungono la statunitense Jessie Diggins e la tedesca Laura Gimmler. Sundling mostra subito le sue grandi qualità, decisa a bissare il successo ottenuto a Livigno e col miglior tempo in qualifica. La stessa Sundling cerca di scappare poco prima dell’arrivo e chiude al primo posto con un tempo di 2’49” davanti alla connazionale Dahlqvist e ad una pimpante Diggins.
Domani si replica con la 10 km in tecnica libera, con le donne al via alle 13 e gli uomini alle 15, mentre domenica sarà la volta delle staffette 4×7,5 km: diretta su RAI Sport e su Eurosport.

Info: www.worldcup-dobbiaco.it

Download immagini TV: www.broadcaster.it

Sprint FT – Men
1 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 2:30.58; 2 TAUGBOEL Haavard Solaas NOR +0.56; 3 PELLEGRINO Federico ITA +0.72; 4 VALNES Erik NOR +1.26; 5 CHANAVAT Lucas FRA +2.74; 6 ANGER Edvin SWE +2.90

Sprint FT – Women
1 SUNDLING Jonna SWE 2:49.76; 2 DAHLQVIST Maja SWE +0.65; 3 DIGGINS Jessie USA +0.81; 4 RIBOM Emma SWE +1.12; 5 SVAHN Linn SWE +1.63; 6 GIMMLER Laura GER +1.69